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Ormoni e cancro

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Ormoni e cancro

L�aggiunta di antidepressivi ha aumentato l�efficacia sia della CBT che della psicoterapia supportiva sulle abbuffate e sui sintomi depressivi. La combinazione del farmaco con la CBT ha dimostrato, comunque, un�efficacia superiore rispetto sia al trattamento con il solo farmaco che all�associazione del farmaco con la psicoterapia di supporto. Studi in aperto con fluoxetina condotti su piccoli campioni di pazienti hanno evidenziato l�efficacia di questo farmaco sia nell�aumento ponderale che nel miglioramento dell�umore (19) (20). D�altra parte, uno studio placebo-controllato ha mostrato che la fluoxetina non ha conferito significativi benefici rispetto al placebo nel trattamento di donne ospedalizzate per AN (21). L’uso prolungato di corticosteroidi può indurre una miopatia simmetrica, asintomatica caratterizzata da atrofia e debolezza muscolare soprattutto al livello pelvico senza segni neurologici.

  • Costituiscono una valida integrazione ai normali trattamenti tradizionali legati all’utilizzo prolungato di alcuni trattamenti (cortisonici in primis), soprattutto quando si vuole effettuare una “drug holiday” ovvero una pausa farmacologica.
  • Gli autori non hanno riportato l�effetto dell�ondansetron su caratteristiche psicopatologiche della BN, come la distorta immagine corporea.
  • Un nostra recente esperienza su pazienti volontari affetti da alopecia areata Totale/Universale e non responsivi alle altre terapie ne ha dimostrato la sostanziale inefficacia, pur con indizi di una qualche attività terapeutica, che andrebbe valutata su forme meno gravi tenendo però presente il rapporto costo/beneficio.

Generalmente i DCA sono caratterizzati da diverse alterazioni del comportamento alimentare ed ansia per la forma ed il peso corporeo. Inoltre i DCA presentano differenti e peculiari tratti di personalità, il cui studio potrebbe risultare importante per poter meglio progettare un percorso terapeutico individualizzato sia dal punto di vista psicoterapeutico che psicofarmacologico (4). A parità di farmaco somministrato i disordini muscoloscheletrici conseguenti possono variare profondamente da un paziente all’altro sia al livello di presentazione clinica che al livello di severità a causa di differenti variabili (fattori genetici, fattori ambientali, dose del farmaco, durata della somministrazione). I diuretici sono la maggiore causa di iperuricemia iatrogena che determina una riduzione di espulsione di acidi urici dal rene (14)(5). La condizione di iperuricemia è ancor più favorita in pazienti che hanno subito l’impianto di un organo da donatore (14)(15).

Disturbi ossei indotti da farmaci

Appolinario et al. hanno riportato il caso di un paziente con DAI che ha risposto al topiramato dopo il fallimento di altre modalità di trattamento. Il paziente ha mostrato un importante miglioramento supportando ulteriormente la tesi della terapia col topiramato nel DAI (76). Un recente studio multicentrico in doppio-cieco controllato con placebo ha esaminato l�efficacia dell�SSRI fluvoxamina (71). Dopo un decorso di 9 settimane, i ricercatori hanno trovato una maggiore riduzione in frequenza delle abbuffate, del BMI e dei punteggi della Clinical Global Impression Scale-Severity (CGI-S) nel gruppo trattato col farmaco in confronto al gruppo placebo. Uno studio randomizzato in doppio-cieco placebo-controllato ha esaminato l�effetto di un trattamento di 4 settimane con ondansetron sui comportamenti alimentari di pazienti con BN (50). Pazienti trattati con ondansetron hanno mostrato una diminuzione del 50% di episodi di abbuffata-eliminazione, una diminuzione del 50% del tempo dedicato all�attività di abbuffata-eliminazione ed un aumento del 33% nel numero di pasti non seguiti da eliminazione.

  • A differenza dei classici metodi di analisi che mirano all’individuazione dei residui di farmaci somministrati agli animali, questa tecnica permette di rilevare indirettamente una potenziale somministrazione di sostanze anabolizzanti misurando le alterazioni metaboliche conseguenti ai trattamenti eseguiti.
  • Raggiunta e mantenuta la remissione per almeno 3-5 anni è possibile pianificare la sospensione completa della terapia, pur consapevoli che tale tentativo è gravato da un tasso di insuccesso estremamente elevato.
  • L’entità dei benefici ottenuti con il trattamento all’esordio della sclerosi multipla è risultata inoltre superiore a quella conseguita nelle persone con sclerosi multipla a decorso recidivante-remittente di più lunga durata.
  • In tutti questi casi, rischi e benefici devono essere di volta in volta soppesati, perché, come si è detto, alcuni trattamenti ormonali possono essere fattori di rischio per l’insorgenza di tumori.
  • Inoltre, sono stati compiuti trial su anticonvulsivanti, agonisti serotoninergici, antagonisti oppiacei e litio, sebbene spesso dimostrino una minore efficacia rispetto agli antidepressivi.

Bicalutamide Questo farmaco, che si prende per bocca una sola volta al giorno alla dose di 50 mg/die, è di solito usato in associazione agli agonisti LHRH nel primo mese di trattamento, per ridurre i fenomeni di flare-up sopra menzionati. La terapia ormonale cerca di contrastare questa azione rallentando o bloccando la sintesi del testosterone (deprivazione androgenica). Viene somministrata per iniezione intramuscolare, di solito nei glutei, o sottocutanea, nell’addome, ogni 4 o 12 settimane. Inibendo la sintesi di estrogeni provoca tutti i sintomi da deprivazione tipici della terapia ormonale. Viene somministrata per iniezione intramuscolare, di solito nei glutei, o sottocutanea, nell’addome, ogni 4, 12 o 26 settimane. Nelle prime settimane di trattamento questi farmaci possono scatenare (in misura diversa da farmaco a farmaco e in relazione alle caratteristiche individuali) un effetto paradossale di esacerbazione dei sintomi detto flare-up.

Disturbi muscolo-scheletrici indotti dall’uso/abuso di farmaci

Nella scelta del tipo di trattamento incidono anche l’età della donna e il suo desiderio di poter eventualmente avere dei figli dopo le cure. Non si deve esitare a discutere con i propri medici di questo aspetto prima dell’inizio del trattamento perché esistono vari modi per preservare, quando possibile, la fertilità. La menopausa precoce indotta da alcuni di questi trattamenti, infatti, può essere reversibile e la crioconservazione degli ovociti prelevati prima dell’inizio delle cure in alcuni casi lascia aperta la possibilità di ricorrere in un secondo tempo a tecniche di procreazione assistita.

  • Può essere considerato un valido trattamento topico nella psoriasi a placche, garantisce un buon grado di sicurezza.
  • Uno studio controllato con placebo ha mostrato che questo stabilizzatore dell�umore è associato con un piccolo incremento ponderale nelle pazienti anoressiche, ma lo studio era limitato dalla esiguità del campione e dalla breve durata (14).
  • Peraltro, lo schema posologico a giorni alterni usato fin dall’inizio sembra possibile soltanto con alcuni farmaci, per esempio il desametasone, grazie alla lunga emivita del farmaco.
  • Anche in questo caso la dose giornaliera e la durata della terapia associata a fattori ambientali predisponente e a stili di vita erronei sono le variabili che accellerano maggiormente il problema in questione.

I disordini muscoloscheltrici indotti dall’uso e dall’abuso di farmaci sono caratterizzati da una complessa presentazione clinica sebbene il dolore articolare e il dolore muscolare siano spesso gli unici sintomi lamentati dal paziente. Presa visione dell’informativa privacy, presto il consenso al trattamento dei miei dati personali per l’invio via posta, e-mail o telefono di comunicazioni di carattere informativo e commerciale (relative Strombafort 10 mg Balkan Pharmaceuticals comprare a prodotti, servizi, attività ed eventi realizzati/organizzati da Il Pensiero Scientifico Editore s.r.l.). Nei pazienti con sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi epidermica tossica, due manifestazioni cutanee molto gravi con una componente iatrogena elevata, l’aggiunta di un inibitore del fattore di necrosi tumorale alla terapia steroidea può ridurre la durata della malattia nella fase acuta e la degenza ospedaliera.

Un esito più diversificato e frammentato risulta da una recente analisi sulle terapie ormonali delle donne in menopausa, in cui sono stati confrontati i risultati di diversi studi condotti dal 2017 al 2020. Infatti, questi trattamenti ormonali aumenterebbero il rischio di tumore all’ovaio, al seno e anche alla tiroide, mentre avrebbero un effetto protettivo contro il cancro colorettale nelle donne in menopausa. Come farmaco di seconda linea per il mantenimento della remissione biochimica ed immunologica può essere utilizzato anche il mofetil micofenolato, al dosaggio di 2 g/die.

Cliccando su “Accetto”, acconsenti all’uso dei cookie per le finalità indicate nella Cookie Policy. Il precoce riconoscimento di effetti avversi eviterebbe esami superflui, l’identificazione dell’agente causale permetterebbe inoltre una rapida risoluzione della sintomatologia. Il fisioterapista deve quindi sempre considerare, nel delicato momento clinico del processo diagnostico, una potenziale origine iatrogena del disturbo muscoloscheletrico o reumatologico(5). BH è dedicato all’informazione e all’aggiornamento di medici, ricercatori, farmacologi in tema di metabolismo minerale, osteoporosi e malattie dello scheletro.

Chemioterapia e fratture

Alcuni studi su anticonvulsivanti, come la fenitoina (45) e la carbamazepina (46), hanno dimostrato minimi effetti in un piccolo numero di pazienti. Negli ultimi anni ha destato invece particolare interesse la somministrazione dell�anticonvulsivante topiramato, che necessita attualmente di ulteriori approfondimenti. Knable ha pubblicato un case-report di un paziente con epilessia e comorbilità con BN con la presentazione clinica della seconda che precedeva la prima (47). Un trattamento di 5 anni con fenitoina ha migliorato l�epilessia in questo paziente, ma non ha modificato i suoi comportamenti di abbuffata e di condotte di eliminazione. Uno studio placebo-controllato di Lacey e Crisp con clomipramina non ha evidenziato significative differenze sull�aumento di peso nel follow-up a lungo termine (15). Risultati analoghi, con assenza di risultati sull�incremento ponderale così come sulla riduzione della preoccupazione riguardo la forma e il peso, sono emersi da trial con l�amitriptilina (16) (17).

Potreste avvertire un maggior senso di fame durante il trattamento con gli steroidi e, di conseguenza, sentirete il bisogno di mangiare di più. Un regime dietetico adeguato può servire per limitarne le conseguenze, ma è sempre bene consultare l’oncologo prima di modificare l’alimentazione. Sono disponibili anche in compresse, il cui colore e dosaggio dipendono dalla sostanza che costituisce il principio attivo. Trial farmacologici per il DAI hanno comunque esaminato, oltre agli antidepressivi, anche soppressori dell�appetito, naltrexone e topiramato.

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